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Miriam Angilè a teatro: Oggetti che mi parlano

Miriam Angilè Spettacolo

Miriam Angilè è autrice e interprete dello spettacolo teatrale Oggetti che mi parlano, andato in scena domenica 20 novembre all’Auditorium Ramin di Cadoneghe. In precedenza la rappresentazione era approdata al Teatro Duomo di Rovigo, al Teatro Ferrini di Adria e in altre sedi. Unanime, ovunque, è stato l’apprezzamento da parte del pubblico accorso in massa ad affollare la sala. L’idea, inscenata sotto la regia di Enrico Ventura, è brillante e spiritosa. La zia (Miriam Angilè) rammenta al proprio nipote (Alessandro Tognon) come si viveva negli anni Sessanta, quando era ragazza. Da un vecchio baule collocato al centro della scena escono oggetti d’uso comune che diventano lo spunto per un racconto e, talvolta, per una confidenza. Attento e divertito, a tratti ironico, la ascolta il nipote, che contrappone la sua ben differente quotidianità.

Miriam Angile E Alessandro Tognon
Miriam Angilè e Alessandro Tognon

Non si ha uno scontro tra generazioni, quanto, piuttosto, un incontro. Oggi il progresso tecnologico non dà alle persone maggiori occasioni per essere felici di quante ne hanno offerte gli anni Sessanta. I “mitici” anni Sessanta, appunto. E i sospiri che in qualche caso sfuggono alla zia mentre li ricorda lo testimoniano in modo evidente. Qui il rischio di far affiorare nostalgie e rimpianti nelle persone di una certa età presenti in sala poteva condizionare la lettura della rappresentazione. La comicità della traccia messa in atto, in altre parole, avrebbe potuto risentirne negativamente. Nulla invece di tutto ciò. La narrazione vivace e leggera, ricca di spirito e a tratti esuberante, finisce per coinvolgere l’intero l’uditorio. E in particolare proprio coloro che hanno vissuto quegli anni. Arduo arginare i loro commenti al vicino di poltrona e le indicazioni-suggerimento date in tempo reale agli attori.

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A fine spettacolo si notavano solo volti divertiti e sereni e questo è certamente un risultato di grande merito. La narrazione è risultata piacevole e istruttiva anche per chi non ha vissuto quegli anni per ragioni anagrafiche. E pure coinvolgente. La musica suonata dalla band ha contribuito in maniera importante in questo senso, riuscendo a trascinare l’intero uditorio con canzoni ormai celeberrime.

La band musicale Beat Shop

La Band Beat Shop

Il gruppo si compone di quattro elementi: Gino (chitarra e voce), Bicio (basso e voce), Michele (batteria), Tiziano (chitarra e voce). I brani suonati rappresentavano naturalmente i maggiori successi degli anni Sessanta. Accompagnavano con continuità il racconto della zia riallacciandosi agli elementi della narrazione. Appariva una vecchia radio, si nominava il programma radiofonico Bandiera gialla e immediatamente partiva quella sigla. E così via. Straordinario l’effetto rievocativo che si veniva a creare e il coinvolgimento del pubblico, invitato a ballare sulla scena sia gli “shake” che, naturalmente, i “lenti”.

Oggetti Che Mi Parlano Di Miriam Angile
Alcuni momenti dello spettacolo

Fra le musiche anche un pezzo del gruppo padovano I Delfini, che rimase ai primi posti delle classifiche nazionali per parecchie settimane. Oggi pressoché sconosciuto tra le nuove generazioni. Meritevoli di una lode speciale gli esecutori.

La Padovanità nello spettacolo di Miriam Angilè

Alla piacevolezza di racconto e intermezzi musicali si aggiunge per i padovani un ulteriore motivo d’interesse. L’autrice, infatti, riporta episodi e consuetudini legate alla propria giovinezza trascorsa in città. Il quartiere Santo Stefano d’Ungheria, le vasche tra piazza Garibaldi e il Pedrocchi, le gite sui Colli Euganei, sono alcuni dei riferimenti. La rappresentazione così, di per sé attraente, diviene ancora più simpatica per il pubblico padovano. Se il valore di uno spettacolo è dato dalla capacità di suscitare emozioni, Oggetti che mi parlano raggiunge con apparente semplicità il nobile scopo.

La Locandina Dello Spettacolo

Per informazioni e contatti – sappiamo che si stanno già prendendo accordi per nuove repliche – telefonare a Miriam Angilé numero 340-4839429

Miriam Angilè a teatro: Oggetti che mi parlano ultima modifica: 2022-11-23T13:23:51+01:00 da Paolo Franceschetti

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