Capolavori del disegno da Grenoble a Palazzo Zabarella è il titolo della nuova mostra allestita dalla Fondazione Bano con il contributo del Comune di Padova. La rassegna, inaugurata il 5 ottobre, porta avanti la consueta collaborazione con grandi istituzioni museali straniere. Rispetto al passato, però, vi è un elemento di novità, perché ora i curatori presentano al pubblico una selezione di disegni. Abbiamo voluto proporre un approccio diverso, molto originale – spiega il presidente della Fondazione, Federico Bano – per comprendere le sperimentazioni dei movimenti che hanno profondamente rinnovato la visione e la rappresentazione della realtà nella prima metà del Novecento. Il Gabinetto d’arte grafica del Museo di Grenoble è secondo in Francia solo al Centro Pompidou e conserva migliaia di capolavori nella propria collezione. Raramente il disegno, di per sé delicato, si espone al pubblico e ciò contribuisce a rendere singolare la mostra.
130 Capolavori del disegno di 47 artisti in 5 sezioni
“Premesse dell’Avanguardia – Matisse, linea e colore
Come noto, dopo la modalità innovativa adoperata degli Impressionisti per rendere il dato reale attraverso l’impressione visiva, si avviano ulteriori ricerche che portano all’arte contemporanea. Di tali sviluppi si vedono nella prima sezione della mostra alcuni capolavori neoimpressionisti di Paul Signac, realizzati ad acquarello. Si passa poi ai disegni evocativi di Pierre Bonnard e Édouard Vuillard, e al segno espressionista di Georges Rouault. Conclude la sezione Henri Matisse, con alcuni studi di nudo, il carboncino La danza e la serie di tavole Jazz a tecnica decoupage (figure ritagliate).
L’esplosione delle forme – Picasso e il Cubismo
Sappiamo che nel 1907 Pablo Picasso e Georges Braque scompongono il soggetto per coglierlo da diversi punti di vista e danno vita al Cubismo. L’artista catalano opera poi attraverso ulteriori poetiche, tornando anche al realismo e alla classicità: in mostra il capolavoro Ritratto di Olga del 1921. Sonia e Robert Delaunay e Fernand Léger inventano invece un Cubismo colorato e lirico che il critico Guillaume Apollinaire battezza Orfismo.
Intorno a Dada e surrealismo: un mondo reinventato
La terza sezione dei Capolavori del disegno si focalizza su due principali movimenti. Dada, nato nel 1916 al Cabaret Voltaire di Zurigo, è caratterizzato dalla totale libertà espressiva. Una creatività basata su forme astratte è quella di Jean Arp e Sophie Taeuber Arp. Francis Picabia, invece, dipinge forme meccanomorfe che irridono la società delle macchine. Da Dada nascerà in seguito il Surrealismo con visioni interiori e dell’inconscio. In mostra disegni di Joan Mirò, André Masson e dello scrittore Jean Cocteau.
Sopravvivenza della figura: Parigi capitale delle arti
Naturalmente, non tutti gli artisti aderiscono alle novità recate dalle avanguardie. Alcuni, che si erano trasferiti nell’attraente Parigi prima della guerra, capitale della modernità, come Amedeo Modigliani (lì dal 1906), elaborano uno stile indipendente e personale. Nel pittore italiano è evidente la lezione di Paul Cézanne e l’influsso dei manufatti di arte africana, dalla spontaneità primitiva. Dagli anni venti la figurazione riprende vigore e interesse in tutta Europa e si registra il famoso Ritorno all’Ordine. André Derein e Raoul Dufy abbandonano il fauvismo per tornare alla figura umana. Lo scultore Aristide Maillol mostra invece nei suoi disegni una plasticità possente dalle forme pure e assolute.
Astrazione, prima e dopo la guerra
L’ultima sezione della rassegna propone capolavori che reinterpretano l’Astrattismo lirico di Vasilij Kandinskij e geometrico di Piet Mondrian. A quest’ultimo e al suo Neoplasticismo si ispirano i disegni e i progetti di Jean Gorin. E pure i fogli dipinti da Auguste Herbin, tra i fondatori del movimento Astratto-Concreto, hanno ritmo compositivo. Alexander Calder invece, attraverso scienza e suggestione surrealista, intende evocare la forza dell’universo. Un’astrazione libera e spontanea, infine, contraddistingue nel secondo dopoguerra l’arte di Mark Tobey e altri autori, legati a una dimensione calligrafica del segno.
La Mostra Capolavori del disegno da Grenoble a Palazzo Zabarella
Il percorso allestito nei signorili ambienti dello storico palazzo padovano non propone degli schizzi preparatori, ma vere e proprie opere d’arte finita. Una gradevole camminata che si presta a una lettura ampia, e volendo anche didattica, dei capolavori esposti e dei relativi movimenti d’avanguardia. Ha curato la mostra e il relativo catalogo edito da Giunti Editore Guy Tosatto, direttore uscente del museo francese (e di lontane origini padovane).
INFO Mostra Capolavori del disegno
La Mostra Capolavori del disegno dal Musée de Grenoble rimarrà aperta fino al 12 gennaio 2025. Orari: dal martedì alla domenica 10:00 – 19:00. Chiuso il lunedì e il 25 dicembre.
Info e prenotazioni: (+39) 049 87 53 100 – www.zabarella.it – [email protected]