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ARTE STORIA

Giuseppe Cecchetto, un artista moderno nella chiesa di Teolo

Cecchetto Soffitto Chiesa Teolo 1909

Giuseppe Cecchetto (1876-1951) è uno degli artisti padovani più moderni e aperti al nuovo. Vediamo, in breve, il suo percorso artistico. Dopo la scuola di disegno “Pietro Selvatico” si perfeziona a Venezia e a Bologna, presso le accademie di belle arti, senza tuttavia terminare gli studi. Se ne perdono poi le tracce, ma da un biglietto da visita apprendiamo che Cecchetto passa a Napoli, nel Museo Artistico. Qui è assistente di Domenico Morelli, uno dei maggiori pittori napoletani, senatore del Regno. Nel frattempo è diventato anche architetto e professore di disegno. Nel 1898 lo troviamo a Firenze, dove esercita l’arte libera e si iscrive alla Scuola del Nudo. Nella sua classe risulta anche Ardengo Soffici, noto pittore e finissimo critico.

Giuseppe Cecchetto Donne Con Ventagli 1900 Circa.jpg
Giuseppe Cecchetto, Donne con ventagli, 1900 circa, Padova – Musei Civici – Museo d’Arte

La ricostruzione del teatro sociale di Rovigo

Il primo lavoro di Cecchetto di cui si ha notizia riguarda il teatro sociale di Rovigo. Nel 1902 un incendio lo aveva distrutto e si era salvata solamente la facciata neoclassica. Cecchetto partecipa al concorso per la ricostruzione, ma il suo progetto non viene accolto. Il teatro, come noto, è ricostruito dall’ingegnere Daniele Donghi e viene decorato internamente in stile liberty da Giovanni Vianello con l’aiuto di Giovanni Biasin (1904). Cecchetto realizza invece il sipario, oggi perduto, di cui purtroppo non abbiamo immagini, ma solo una descrizione generica. L’artista lo esegue a trittico con pitture fluenti, ardite e bizzarre, che si staccano alquanto da quelle “languide” della sala e del soffitto.

Le pitture di Giuseppe Cecchetto nella chiesa di Teolo

Giuseppe Cecchetto Soffitto Della Chiesa Di Teolo 1909.jpg
Giuseppe Cecchetto, Assunzione di S. Giustina, Chiesa di Teolo, 1909

Uno straordinario lavoro di Cecchetto si trova nella chiesa parrocchiale di Santa Giustina a Teolo, sui Colli Euganei. Qui il pittore dipinge una grande Assunzione di Santa Giustina sul soffitto, una Annunciazione e altre decorazioni simboliche più piccole sopra l’altare e le pareti laterali.

Annunciazione Chiesa Di Teolo 1909.jpg
Giuseppe Cecchetto, Annunciazione, Chiesa di Teolo, 1909

L’11 settembre 1909 si inaugura l’edificio, scrivono i quotidiani dell’epoca, alla presenza del vescovo Luigi Pelizzo, dell’Arciprete … e di Giuseppe Cecchetto. La decorazione, prima della nostra ricerca, era attribuita erroneamente al pittore padovano Giacomo Manzoni.

Il cartellone dell’Esposizione di Pontevigodarzere

Un manifesto pubblicitario molto noto ai cultori di storia locale è quello che illustra l’Esposizione Agricola Industriale di Pontevigodarzere (1910). Il manifesto mostra la facciata dell’edificio maggiore dove è collocata la sezione industriale. È firmato “Prof. Cecchetto” e per pubblicizzare l’evento si diffonde anche fuori del Veneto.

Cartolina illustrata dell'Esposizione Agricola Industriale Di Pontevigodarzere 1910.jpg
Giuseppe Cecchetto, Esposizione agricola industriale di Pontevigodarzere, 1910

Il disegno di Cecchetto è utilizzato non solo sui manifesti e sulle locandine, ma anche sulle cartoline illustrate (vedi sopre) e sugli erinnofili, i francobolli commemorativi. A questo link è visibile l’erinnofilo, stampato in cinque colori diversi.

La controversia che porta Giuseppe Cecchetto in ospedale psichiatrico

Negli anni 1909-11 Cecchetto inizia un duro scontro con la Cassa di Risparmio di Padova. Convinto che sua nonna gli avesse lasciato un libretto al portatore con un discreto ammontare, ne chiede la restituzione alla Banca. Questa, non riscontrando alcun elemento, non consegna nulla. Cecchetto denuncia, ma altre ricerche infruttuose presso la Banca giustificano l’assoluzione degli amministratori. Per effetto della sentenza le parti si invertono: lo stesso pittore è incriminato per calunnia, e poi ugualmente assolto.

Giuseppe Cecchetto non si rassegna

Cecchetto invia allora lettere minatorie al prefetto e al procuratore del re (l’odierno procuratore capo). Ma ne rimedia solo una condanna a dieci giorni di reclusione, che non sconta grazie al perdono. Se la prende poi con il vicepresidente della Banca: all’uscita dal ristorante gli spruzza una forte quantità di inchiostro e si allontana come niente fosse. In serata le guardie, allertate dall’offeso, lo fermano e gli trovano addosso una pompetta di gomma pronta ancora all’uso. E ottiene così una nuova condanna. Cecchetto, tuttavia, non si arrende ancora. Inizia a pagare negozianti e professionisti con assegni falsi, quindi privi di copertura, da cambiare naturalmente alla Cassa di Risparmio. È pertanto arrestato di nuovo, condotto nella camera di sicurezza della questura, poi trasferito nel carcere Paolotti in attesa di processo. Il Tribunale, a seguito di perizia, lo assolve per totale infermità di mente e ne ordina il ricovero nell’ospedale psichiatrico di Brusegana.

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Giuseppe Cecchetto, Catinaccio, 1927, collezione privata

In ospedale psichiatrico

Quando viene ricoverato, Giuseppe Cecchetto ha 35 anni. Rimarrà nella struttura per i successivi 40 anni, fino alla scomparsa avvenuta nel 1951. In questo lasso di tempo i medici lo descrivono sempre tranquillo e capace di adattarsi alla propria situazione.

Giuseppe Cecchetto Lago Di Braies 1930 Collezione Privata.jpg
Giuseppe Cecchetto, Lago di Braies, 1930, collezione privata

Cecchetto passerà il tempo a dipingere ritratti e paesaggi, dimostrando di essere aggiornato alla nuova estetica che propone il recupero della figurazione e della forma.

Giuseppe Cecchetto Cimon Della Pala 1935 Collezione Privata.jpg
Giuseppe Cecchetto, Cimon della Pala, 1935, collezione privata

I dipinti di paesaggio rinvenuti sul mercato antiquario (quelli del testo), ne sono un esempio. Cecchetto elaborerà in ospedale psichiatrico anche progetti per strane macchine meccaniche, che sono ancora conservati nella sua cartella clinica.

Per approfondimenti

Vedi: P. Franceschetti, Giuseppe Cecchetto, pittore e architetto padovano (1876-1951), “Bollettino del Museo Civico di Padova”, XCIX, 2010 (2013), pp. 103-118.

Giuseppe Cecchetto, un artista moderno nella chiesa di Teolo ultima modifica: 2021-02-19T08:30:00+01:00 da Paolo Franceschetti

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