Sono sedici le cartoline illustrate da Vianello, artista padovano di inizio Novecento, fino ad oggi conosciute. Alcune sono riproduzioni di suoi dipinti. La prima cartolina (vedi sopra) risale al giugno 1901. Ricorda i festeggiamenti che Padova approntava ogni anno in occasione della fiera di Sant’Antonio, il 13 giugno. Lo stampatore è lo Stabilimento Prosperini, con cui Vianello collabora molte volte durante la propria vita. La cartolina è importante perché è disegnata secondo i nuovi canoni dello stile Liberty. Dimostra che la nuova estetica è già conosciuta a Padova prima dell’Esposizione internazionale d’arte decorativa moderna (1902), la prima grande rassegna allestita in Italia sull’arte nuova. La cartolina illustrata da Vianello in stile floreale ha avuto verosimilmente larga tiratura, perché legata a un avvenimento cittadino molto noto.
L’artista Giovanni Vianello
Giovanni Vianello nasce a Padova il 7 luglio 1873 da Giuseppe, pittore decoratore di origine veneziana, e da Teresa Raffagnato. Da ragazzo frequenta la scuola di disegno “Pietro Selvatico”. Successivamente si perfeziona presso il pittore Alessio Valerio e l’Accademia veneziana di Belle Arti. Qui consegue premi e riconoscimenti importanti, come il premio Alberto Cavos fu Catterino dato annualmente al migliore allievo di pittura (1896). Ottiene pure la patente per insegnare nelle scuole, ma insegnerà solo privatamente nel corso della propria vita. Fra i suoi numerosi allievi ricordiamo Felice Casorati e Mario Cavaglieri, artisti in seguito molto noti. Giovanni Vianello è illustratore, decoratore assai richiesto anche fuori città, pittore aperto al moderno e pure scultore.
Partecipa in Italia a più di sessanta esposizioni, talvolta presentando bassorilievi con il tema della Maternità. In più d’un caso accede su invito, senza passare il vaglio della giuria d’accettazione. Attestazione, questa, di una raggiunta notorietà. All’estero è presente al Salon d’Automne di Parigi (1909) e all’Internazionale di Monaco di Baviera (1913). Molti quotidiani e riviste citano Vianello. E parecchie opere vengono apprezzate dai critici dell’epoca. Ricordiamo qui l’apprezzamento di Ugo Ojetti per il dipinto I fioretti di S. Francesco, esposto a Milano nel 1912, considerato il suo capolavoro. Nel 1920 viene ricoverato in Ospedale Psichiatrico per depressione. Ci rimane, salvo una breve parentesi nel primo semestre 1922, fino alla scomparsa il 26 dicembre 1926. Nella struttura sanitaria, quando non gli vengono meno le forze, compone delle poesie e continua a dipingere. Talvolta i soggetti sono gli stessi ospiti della struttura.
Cartoline illustrate da Vianello: il Mosè (1902) e il Congresso degli allevatori veneti (1903)
Entrambe le cartoline sono stampate da Prosperini e ricordano eventi legati alla Fiera del Santo. La prima rappresenta il Mosè, poema sinfonico-vocale di don Lorenzo Perosi, che vede la partecipazione di 300 esecutori. L’evento si tiene in Salone nei giorni 12, 14 e 15 giugno del 1902. Viene organizzato dal Club Ignoranti, benefica e tuttora attiva associazione di commercianti padovani.
La seconda cartolina illustra il XIII Congresso degli allevatori veneti di bestiame, Mostre zootecniche e Concorsi agrari. Sulla destra è visibile il monogramma “GV” dell’artista. Dopo la stampa della cartolina, sui quotidiani appaiono delle critiche per il soggetto poco convincente e per la presenza del pavone. Ne nasce uno scambio di battute nelle quali si rivela anche che la scelta del pennuto spetta a Paolo Camerini. Un possidente impegnato politicamente nella coalizione dei Popolari, allora alla guida della città. E le perlessità artistiche lasciano il campo all’ironia di stampo politico.
Le grandi manovre dell’Esercito (1903)
La cartolina illustrata da Vianello mostra una carica di cavalleria e il ritratto del re Vittorio Emanuele III. Le grandi manovre dell’Esercito si organizzano in Veneto nei mesi di agosto e settembre 1903.
Il concerto di Mascagni (1904)
Il concerto sinfonico a scopo di beneficenza si tiene in Salone il 22 aprile 1904. Oltre all’effigie del Compositore, Vianello rende nella cartolina l’eleganza degli spettatori nel contesto del grandioso palazzo cittadino. L’editore è Prosperini.
La pergamena per la Società “Dante Alighieri” (1905)
La cartolina illustrata riproduce una pergamena decorata da Vianello. La pergamena è offerta al Comitato locale della “Dante Alighieri” dalle donne trentine, goriziane, triestine, istriane e dalmate residenti a Padova. Ricorda la consegna del vessillo tricolore, avvenuta nell’Aula Magna dell’Università l’11 giugno 1905. La parte scritta è opera del calligrafo Bonato su testo di contenuto irredentistico del professor Zenatti. L’editore è ancora Prosperini.
Cartoline illustrate da Vianello: l’Esposizione d’Arte del 1912
Il 2 giugno 1912 si inaugura nella sala della Gran Guardia un’Esposizione d’Arte a parziale beneficio della Società “Dante Alighieri”. Gli artisti organizzatori, oltre a Vianello, sono Bruno Puozzo, Renzo Canella, Ettore Baroni e Giuliano Tommasi.
Con questa rassegna gli artisti proclamano la loro indipendenza dal locale Circolo Artistico e muovono il primo passo verso la costituzione di un nuovo sodalizio. Due anni dopo, infatti, nasce la Società Promotrice di Belle Arti. Vianello espone nove dipinti e alcune sculture. E realizza la cartolina commemorativa dell’Esposizione.
I dipinti inviati a Milano nel 1913
Le cartoline riproducono i dipinti di Vianello Allo specchio e Le perle, esposti alla Mostra di Brera nell’autunno 1913 e molto apprezzati.
Allo specchio è così recensito sul quotidiano milanese “Il Corriere della Sera”. “Maestro di eleganza si mostra invece il Vianello. Di due quadri che espone, uno è tra i migliori della Mostra. È una donna seduta davanti allo specchio, che ne riflette i lineamenti del volto. La figura solida, ben disegnata, spicca sulla chiarità dell’ambiente, e il gioco dei colori, ottenuto in sfumatura, rivela una mano maestra.” La cartolina con l’opera Allo specchio esce nella serie “Ars Minima”, che raccoglie dipinti d’autore.
Cartoline illustrate da Vianello sulla Grande Guerra
Gli ultimi lavori di Vianello sono collegati al sanguinoso conflitto mondiale.
Le prime quattro fanno tutte parte della serie “Ars Minima”. Per la giustizia e Rispunteran le rose sono della Casa Editrice d’Arte “Bestetti e Tumminelli” di Milano. Gloria agli eroi e Il trionfo dell’umanità sulla barbarie appartengono all’editore “C. Chierichetti”, sempre di Milano.
Tricolore (1916) e Torni sereno l’Eroe alla santità del lavoro: cartoline dei Comitati Pro mutilati
La prima, Tricolore, ha una storia molto interessante. Nel luglio 1916 il Comitato Pro mutilati di Padova apre un concorso per un bozzetto di cartolina illustrata da vendere a scopo benefico. L’iniziativa è presa insieme al Club Ignoranti. Le cartoline recano posteriormente un numero che consente al possessore di concorrere a un’estrazione a premi. Il primo premio è un’automobile Torpedo ultimo modello a quattro posti. Partecipano ventotto artisti con quarantotto bozzetti. La commissione sceglie Tricolore, che si rivela opera di Giovanni Vianello.
Mostra “una nobile figura di donna in veste di infermiera, che nel volto ha un’espressione di tenerezza che commuove; è in atto di porgere un piccolo scrigno in cui sarà chiusa l’offerta per sollevare i gloriosi mutilati. E nel fondo a tinte piatte è rappresentato il Tricolore a linee ondulate e fiammanti come di bandiera agitata; sintesi animata del concetto svolto dall’autore.” La cartolina è messa in vendita nel giugno 1917. Tre anni dopo si annulla l’estrazione a sorte e si offre il rimborso ai possessori. Questo a causa della difficile situazione economica
La cartolina Torni sereno l’Eroe alla santità del lavoro è venduta a scopo benefico dal Comitato provinciale vicentino Pro mutilati. Spetta alla Casa Editrice d’Arte “Bestetti e Tumminelli” di Milano.
Per approfondimenti su Giovanni Vianello
Tutte le notizie contenute in quest’articolo sono tratte dal mio Giovanni Vianello (Padova 1873-1926). Maestro di Casorati e Cavaglieri, Castelfranco Veneto 2015, a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti sull’artista.
Interessante articolo di Paolo Franceschetti su pittore di fama nazionale creatore di splendide cartoline. 😀
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