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Italia Nostra Padova dal 1961 tutela arte storia natura

Italia Nostra Padova Copertina

Italia Nostra Padova ha sede in vicolo Ponte Molino. Superata l’inferriata mobile del civico numero 5 e salite le scale, si entra in un ampio salone dalle pareti coperte da scaffali di libri e fascicoli. Sono la biblioteca e una parte del corposo archivio della Sezione cittadina. Al centro vi stanno alcune sedie per gli incontri coi soci (ogni mercoledì 10-12 o su appuntamento) e lo spazio sufficiente ad allestire piccoli eventi. Qui si tengono le conferenze, ma anche il consueto scambio d’auguri in occasione delle festività natalizie. L’accoglienza è cordiale e dopo i saluti ci trasferiamo nel locale attiguo adibito ad ufficio, dove rivolgo alcune domande al presidente, Renzo Fontana, storico dell’arte. Al suo fianco siede Giancarlo Vivianetti, architetto e insegnante per lunghi anni nella scuola d’arte “Pietro Selvatico” della quale tuttora riordina l’archivio storico. Intorno a noi, ancora fascicoli coi nomi di battaglie vecchie e nuove.

Vivianetti E Fontana Nella Sede Di Italia Nostra
Giancarlo Vivianetti e Renzo Fontana nella sede padovana di Italia Nostra

Origini della sezione padovana

La costituzione della sezione locale di Italia Nostra avviene nell’aprile 1961 in via Altinate, a casa di Antonia Arslan e di Paolo Veronese. Luigi Gaudenzio, scrittore e pubblicista assai noto, ne è il primo presidente. L’Associazione si distingue fin da subito nella sensibilizzazione della cittadinanza sui temi della salvaguardia, del recupero e della valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Ciò, come noto, si riverbera sulla qualità del vivere e sull’occupazione. L’azione di tutela non si arresta neppure di fronte a decisioni apparentemente irrevocabili prese da parte di enti pubblici. Per questo talvolta Italia Nostra può sembrare, a un’analisi molto superficiale, una presenza scomoda. Spesso propone soluzioni alternative, più rispettose e meno impattanti, che altro non sono se non l’attuazione concreta del nobile scopo statutario. Ieri come oggi sempre attuale.

Sessant’anni d’attività di Italia Nostra Padova

Fra le importanti tematiche affrontate in questi anni dalla sezione padovana ricordiamo quelle del tombinamento del Naviglio interno e dell’aggressione alla cortina muraria medievale. Nel 1977, proprio da tali spunti nascerà il Comitato Mura. Poi il fermo contrasto alla speculazione edilizia, che l’amministrazione comunale sembrava non voler bloccare. “Ancora una volta prevaleva una visione parziale della città, un’incomprensione profonda dei valori del contesto, degli elementi che legano i “monumenti” al tessuto edilizio più modesto e tradizionale, parte integrante e anzi preponderante di ogni città e di Padova in particolare”. Così scriveva nel dicembre 2012 Renzo Fontana ripercorrendo i 50 anni di Italia Nostra a Padova sulla rivista “Padova e il suo territorio” (n.160).

Corte Lando Foto A. Zora tutelato da italia nostra
Corte Lando (foto A. Zora)

Negli anni l’Associazione sostiene il recupero di Corte Lando e della Loggia e Odeo Cornaro, e dei cicli affrescati cittadini. Invita all’uso consapevole di Palazzo della Ragione. Pone in risalto i temi dell’inquinamento, dei rifiuti, del rumore, della viabilità e della pedonalizzazione delle zone centrali. “Quella del rispetto integrale della città storica è una delle più grandi conquiste della moderna sensibilità urbana, che fatica tuttavia a diventare patrimonio di professionisti e amministratori”.

Loggia E Odeo Cornaro Foto G. Andolfato
Loggia e Odeo Cornaro (foto G. Andolfato)

Italia Nostra è in prima linea anche nella difesa del patrimonio ambientale. Difende da subito e con forza l’integrità dei Colli Euganei, minacciati dagli sbancamenti delle cave negli anni cinquanta e sessanta. Il suo impegno contribuisce alla promulgazione della legge Romanato-Fracanzani del 1971, che diverrà il presupposto per l’istituzione dell’Ente Parco nel 1989. Ma questo è solo un veloce accenno alla lunga attività di Italia Nostra sul territorio.

I temi attuali: nuova pediatria e piazzale Boschetti

Chiediamo al presidente Fontana di illustrarci alcune delle questioni affrontate recentemente dalla Sezione padovana. Iniziamo con la spinosa vicenda della nuova pediatria. Sappiamo che il progetto non piace a Italia Nostra, al Comitato Mura e ad altre associazioni cittadine.

Progetto Della Nuova Pediatria Rendering Di Alberto Sabbadin italia nostra
Progetto della nuova Pediatria (rendering di Alberto Sabbadin)

Anche volendo conservarla in quel luogo, il complesso avrebbe potuto essere più rispettoso e meno impattante” spiega Fontana. Ma la cosa più sensata sarebbe collocarla nel nuovo polo ospedaliero di San Lazzaro. Le mura devono essere tutelate e valorizzate integralmente anche con gli spazi che le circondano. Abbiamo scritto al Capo Settore all’Urbanistica domandando se è stata ottemperata la prescrizione dell’Accordo di programma che impone la «valorizzazione percettiva del patrimonio monumentale della cinta muraria» e la «massima integrazione con il contesto storico monumentale dell’area». Ora attendiamo la risposta. Ci ripromettiamo di seguire gli eventi, che sono in questi giorni agli onori delle cronache per le scoperte archeologiche, molto interessanti anche se tenute sottotono, avvenute nell’area delle demolizioni.”

Passiamo quindi al progetto in corso per piazzale Boschetti. Quali i possibili miglioramenti?

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La passerella tra i giardini pubblici (sulla sinistra) e il futuro parco Tito Livio

Abbiamo criticato la mancata eliminazione della collinetta addossata alle mura, utilizzata per la posa della impattante e incongrua passerella ciclopedonale. Impedisce di apprezzare le fortificazioni nella loro integrità e di completare l’opera di restauro. E anche sull’effettiva utilità del nuovo manufatto nutriamo dei dubbi. Si sarebbe potuto ampliare il ponte esistente all’ingresso dei giardini pubblici. È un peccato poi che il disinquinamento solo parziale del terreno non consenta l’impianto di alberi ad alto fusto nel piazzale, ribattezzato Parco Tito Livio. La città ha bisogno di ulteriori e ampi spazi destinati a verde, a cominciare da quelli delle ex caserme Prandina e Piave.”

Progetto Chipperfield Alla Caserma Piave italia nostra
Progetto Chipperfield alla Caserma Piave

Le altre iniziative di Italia Nostra Padova

Molte le idee elaborate dalla Sezione di Padova e a noi riferite. Ne riportiamo alcune. La prima è la demolizione dell’ex scuola Madonna di Lourdes al Torrione Alicorno, o per lo meno la sua riduzione in altezza. “Permetterebbe una visuale migliore da via Goito dell’antico complesso difensivo.” Vi è poi una proposta studiata per superare l’appunto sulla mancanza di figure femminili tra le statue di Prato della Valle. “Perché non creare un viale di sculture femminili in via 58º Reggimento Fanteria Brigata Abruzzi? Magari riportando alla vista il tratto di Alicorno interrato nel dopoguerra?” L’idea di un nuovo percorso nel verde ci sembra affascinante. Italia Nostra ha anche richiamato l’attenzione sulle condizioni di degrado del monumento al Gattamelata coperto di guano, auspicando rapidi provvedimenti. Infine, il problema dei plateatici nel centro storico la cui proliferazione impedisce una lettura d’insieme degli spazi architettonici cittadini. “Andrebbero in qualche modo ripensati e ridimensionati.

Gite, visite e conferenze

Sono aperte ai non soci. Le gite comprendono luoghi anche poco noti al pubblico, ma pur sempre significativi. Dopo la mostra Pisanello a Mantova, si farà visita nei prossimi giorni alla mostra Paris Bordon a Treviso e al Museo Nazionale Atestino. A questo link il programma e le istruzioni per associarsi.

Italia Nostra Padova dal 1961 tutela arte storia natura ultima modifica: 2022-10-27T11:34:11+02:00 da Paolo Franceschetti

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