La Rivista Padova e il suo territorio accoglie fra le sue pagine da ben trentasei anni articoli di contenuto storico artistico culturale. Ha cadenza bimestrale ed è giunta senza interruzioni al numero 215 (febbraio 2022). Tale risultato straordinario va ascritto in primo luogo al diffuso e concorde apprezzamento dei suoi lettori, ma non solo. Va ricordata anche l’opera continua e febbrile di tutti coloro che a vario titolo, ma sempre gratuitamente, ne hanno reso e ne rendono possibile la pubblicazione. Talvolta attraverso contributi, come quelli puntuali e generosi del compianto ingegnere Vincenzo De’ Stefani, indimenticato presidente dell’Associazione Padova e il suo territorio editrice della rivista.
Questo nobilissimo impegno di promozione culturale della città e del territorio appartiene, infatti, all’iniziativa privata. Ciò sorprende più d’una persona, convinta a torto d’essere in presenza di un bimestrale voluto dall’amministrazione comunale. L’Associazione senza fini di lucro che pubblica il periodico – già O.N.L.U.S. – ha assunto di recente la veste di Ente del Terzo Settore. Si spera così di ottenere qualche ulteriore beneficio finanziario, magari proveniente dalla scelta del 5 per 1000. In ogni caso l’obiettivo principale del presidente dottor Antonio Cortellazzo e degli associati per la copertura dei costi rimane quello di accrescere la diffusione della rivista. In Italia e all’estero, dove conta affezionati lettori nelle comunità d’emigrati di origine veneta.
Col direttore della rivista Padova e il suo territorio
Abbiamo parlato con Giorgio Ronconi, socio effettivo dell’Accademia Galileiana e già titolare della cattedra di Letteratura italiana nella locale Facoltà di Lettere e Filosofia. Il professor Ronconi è stato tra i fondatori di Padova e il suo territorio e ne è il direttore responsabile.
Ci può raccontare come è nata la rivista?
– Certamente! La rivista è nata nel 1986 sulle ceneri, ormai fredde, di “Padova e la sua provincia”, cessata nel 1983 col venir meno dell’Associazione “Pro Padova” che la sosteneva. Padova e il suo territorio ha proseguito su quel solco continuando la tradizione aperta dalla rivista “Padova”, che iniziò a stamparsi dal 1927 per iniziativa di Luigi Gaudenzio. Ad entrambe collaborarono prestigiosi personaggi della nostra Città.
Da chi fu incoraggiata e sostenuta l’iniziativa?
– Fu incoraggiata subito da Ettore Bentsik (sindaco di Padova negli anni 1970-77 e 1980-81, n.d.a.) e da Lino Scarso, titolare della tipografia La Garangola. Alcune associazioni economiche di categoria e le tre banche più diffuse nel territorio si offrirono poi di sostenerla sottoscrivendo abbonamenti e con inserti pubblicitari. La direzione fu assunta, a fianco del giornalista Luigi Montobbio, dai docenti Sergio Cella (per la storia) e Camillo Semenzato (per la storia dell’arte). E da me (per la letteratura).
Che contenuti offre la rivista Padova e il suo territorio ai suoi lettori?
– All’interno si trovano articoli d’argomento culturale specchianti interessi disparati, ma sempre riguardanti personaggi, eventi, documenti e testimonianze storiche e artistiche di Padova e del territorio. La rivista, inoltre, ha proposto fin da principio una serie di rubriche sulla vita della città e delle associazioni. Hanno ampio spazio le recensioni di libri e tesi di laurea d’interesse padovano, di mostre e altri avvenimenti culturali legati alla città, di curiosità sul dialetto e la cultura popolare.
Alcuni fascicoli sono stati dedicati in buona parte o per intero ad argomenti specifici. Ad esempio per celebrare pregi artistici e paesaggistici significativi o per solennizzare avvenimenti e ricorrenze particolari. Così è avvenuto nei fascicoli dedicati a “Padova città d’acque”, ai Colli Euganei, all’Orto botanico, al Santo, a Santa Giustina, a Giotto, a Petrarca. E ancora a Ruzante, a Tasso, a Galileo, alla scienza nel Settecento, alla storia della medicina, a Padova al tempo dei Carraresi e nell’età napoleonica. L’elenco, naturalmente, non è completo.
Chi sono gli autori dei diversi contributi?
– Tutto questo è reso possibile grazie al coinvolgimento di decine e decine di collaboratori. Dal maestro elementare al docente universitario, dal modesto impiegato al professionista affermato, dallo studente universitario all’anziano pensionato. Persone tutte che gratuitamente partecipano all’impresa, animate dall’amore per la propria città e per quanti hanno contribuito alla sua crescita. Non piccolo è l’impegno della redazione nel raccogliere, valutare, sistemare il materiale e conferire alla rivista una veste attraente e dignitosa. Questo si continuerà a fare, se non verrà meno l’appoggio di chi finora ha sostenuto la rivista.
Cosa può dirci della consegna del Sigillo della Città ai benemeriti della cultura padovana?
– La tradizionale cerimonia di consegna del Sigillo della Città è organizzata dall’Associazione Padova e il suo territorio con il Comune. I nomi dei benemeriti della cultura padovana sono segnalati dalla rivista e dalle associazioni che la sostengono. Si tratta sempre di persone che hanno reso onore per lungo tempo alla città con il loro lavoro e con i loro studi. Basta scorrere l’elenco delle personalità selezionate fino a oggi per farsi un’idea dei loro evidenti meriti. Meriti talvolta poco noti agli stessi padovani. Alla consegna del Sigillo, effettuata dal sindaco nel mese di dicembre, viene presentato pure l’ultimo fascicolo annuale della rivista. Putroppo quest’importante e consolidata consuetudine è venuta meno negli ultimi due anni, ma siamo fiduciosi di poterla riprendere al più presto.
Negli ultimi anni sono apparsi anche i Quaderni della rivista Padova e il suo territorio e il “Premio “Angelo Ferro per la cultura padovana”.
– Sì, i Quaderni sono monografie dedicate alla storia della nostra città. Sono usciti finora quattro numeri. Va ringraziata per l’appoggio al progetto la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, sempre molto vicina alla nostra Associazione. Il Premio “Angelo Ferro”, invece, del valore di 1.000 euro, è stato istituito grazie a Sergia Jessi Ferro per onorare la memoria del marito. Viene attribuito ai giovani studiosi che abbiano conseguito la Laurea Magistrale presso l’Università di Padova nei tre anni solari precedenti. Ne sono promotori anche l’Associazione Alumni dell’Università di Padova e l’Associazione degli Amici dell’Università di Padova ed è giunto ormai alla quarta edizione.
La ringraziamo molto per la sua disponibilità, professor Ronconi. C’è qualcos’altro che vorrebbe aggiungere?
– Sì, vorrei fare un invito a tutti coloro che hanno a cuore la promozione e la valorizzazione del nostro territorio. Si abbonino alla rivista. La quota annuale è veramente contenuta e nel sito internet di Padova e il suo territorio si possono trovare tutte le informazioni utili. Ricordo infine che nel nostro portale è possibile anche scaricare liberamente i numeri arretrati fino alla penultima annata esclusa. Si tratta di più di duecento numeri della rivista digitalizzati.
Bell’articolo!
Grazie!!!