La consegna del sigillo della città ai benemeriti della cultura padovana ha avuto luogo lunedì 5 dicembre all’auditorium del Centro Culturale Altinate San Gaetano. La cerimonia annuale, sorta nel lontano 1986, era stata sospesa nel 2020 e nel 2021 a causa della pandemia e quest’anno è finalmente ripartita. Essa intende omaggiare con la consegna del sigillo della città coloro che nel corso della propria vita si sono distinti in ambito culturale e sociale.
L’evento è promosso dall’Associazione Padova e il suo territorio, editrice dell’omonima rivista bimestrale (vedi), della quale si presentava anche il numero di fine anno. Gli insigniti sono individuati su suggerimento delle associazioni culturali, numerose, che sostengono il periodico. Per il 2022 sono stati scelti sei benemeriti, d’accordo con l’amministrazione comunale e con il sindaco, che assiste alla cerimonia e consegna personalmente i sigilli.
La consegna del sigillo: don Albino Bizzotto
Nato nella provincia vicentina nel 1939, Albino Bizzotto diviene sacerdote nel 1963. Negli anni ottanta viaggia attraverso l’America Latina, dove può osservare le tristi conseguenze di conflitti politici e scontri sociali. Fonda così nel 1985 l’associazione Beati Costruttori di Pace che intende promuovere la pace e il disarmo nel mondo. Nel 1992 organizza una marcia nonviolenta a Sarajevo, allora assediata, alla quale partecipano centinaia di persone. Ha fondato e dirige una radio libera di contro informazione, Radio Cooperativa, che trasmette in tutto il Veneto. In lui la preghiera diventa azione per la pace e la solidarietà.
Giordana Mariani Canova
Docente per lunghi anni all’Università di Padova, Giordana Mariani Canova è la seconda beneficiata alla consegna del sigillo. Ha tenuto gli insegnamenti di Storia della Miniatura, Storia dell’Arte Medievale e di Museografia. Si è distinta in particolare nella riscoperta di antichi libri manoscritti e codici miniati scritti nei principali centri laici e religiosi cittadini. Ha indagato pure la sorte del patrimonio pittorico in seguito alle soppressioni napoleoniche.
La consegna del sigillo all’assente don Dante Carraro
Don Dante Carraro non era presente alla consegna del sigillo per impegni legati alla sua attività, motivo per cui esso è stato consegnato a un suo rappresentante. Don Dante è il direttore della Ong. Medici con l’Africa Cuamm che promuove e tutela meritoriamente la salute delle popolazioni africane. Numerosissimi gli ospedali e le strutture sanitarie e di assistenza realizzate dal Cuamm nel continente, specialmente nella zona sub-sahariana. Importante è anche la partecipazione di don Dante ai convegni internazionali sui temi della cooperazione sanitaria ai paesi in via di sviluppo.
Antonio Rigon
Antonio Rigon è stato per molti anni docente di Storia Medioevale presso l’Università patavina. Si è occupato di storia religiosa e delle istituzioni civili ed ecclesiastiche, ma anche delle famiglie Da Romano e Da Carrara. Importante è pure la sua attività di pubblicista, perché ha collaborato con numerose riviste e ha fondato il periodico “Quaderni di vita religiosa”. Fa parte inoltre di diversi e rinomati centri di studio, come l’Istituto storico italiano per il Medioevo.
Graziano Visintin
Graziano Visintin è un maestro orafo che si è formato nel locale Istituto “Pietro Selvatico” e poi ne è divenuto docente. Nella Scuola Padovana dell’Oreficeria (qui il link) riveste un ruolo di primo piano ed è riconosciuto anche all’estero fra i protagonisti dell’Arte del Gioiello. Vincitore di numerosi premi internazionali, compone rifuggendo dagli schemi d’arte applicata e da semplice decoro del corpo. Partendo dalla proprietà stessa del metallo Visintin giunge a composizioni figurativamente asciutte elaborate nel contemporaneo.
La consegna del sigillo a Vittorina Zagonel
Vittorina Zagonel è un medico chirurgo specializzato in Oncologia. Laureata in città, da qui ha mosso i primi passi di una lunga e considerevole carriera professionale. Dal 2014 è direttore del Dipartimento di Oncologia ed è stata membro del Consiglio Superiore di Sanità dal 2014 al 2018. Ha promosso la formazione di un approccio multidisciplinare per la neurooncologia e coordina il progetto REGOMA dell’associazione Luca Ometto. Qui si è notata una sopravvivenza superiore al glioblastoma con l’impiego di un farmaco particolare. La dottoressa Zagonel, come gli altri insigniti, ha apprezzato molto la consegna del sigillo. Nel suo caso – ha confidato – esso rappresenta un riconoscimento anche per un lavoro che ormai volge al termine, essendo ormai prossima alla pensione.
Alla consegna del sigillo l’auditorium era affollatissimo e numerosi erano gli inviati di quotidiani e televisioni locali presenti all’evento.