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CIBO MEMORIA

La distilleria Luxardo di Torreglia in un francobollo

Francobollo Distilleria Luxardo

La distilleria Luxardo, propriamente Girolamo Luxardo S.p.a. di Torreglia, è presente dal 23 marzo su un francobollo italiano. È nella serie tematica dedicata alle “Eccellenze del sistema produttivo ed economico”. Il valore facciale corrisponde alla tariffa “B”, cioè a 1,10 euro. Il soggetto riproduce una cartolina del 1930 circa, presente nell’Istituto Regionale per la Cultura istriano fiumano dalmata di Trieste. Si vede un profilo femminile, plasticamente disegnato, rapito dall’aroma che esce da un piccolo calice di Maraschino, liquore simbolo dell’azienda. A lato, la caratteristica bottiglia impagliata.

Luxardo Francobollo Bicentenario Distilleria
Luxardo francobollo bicentenario distilleria

Nel 2021 la distilleria Luxardo festeggia il bicentenario della fondazione. Molte sono le medaglie e i premi conseguiti alle esposizioni. Ma non vi sono purtroppo solo successi da ricordare. Durante l’ultima guerra la famiglia Luxardo ha saputo superare con grande forza momenti molto difficili.

L’origine zaratina della distilleria Luxardo

L’origine della distilleria è legata alla città di Zara, in Dalmazia, terra veneziana per più di settecento anni. Qui, con l’arrivo degli Austriaci, viene inviato come rappresentante consolare del Regno di Sardegna il genovese Girolamo Luxardo. È lui ad avviare nel 1821 la produzione industriale del Rosolio Maraschino, un liquore tipico di quei luoghi, ricavato dalle ciliegie acidule dette marasche. Nel 1829 un privilegio dell’Imperatore d’Austria riserva alla Luxardo per 15 anni la produzione di Maraschino. E anche successivamente l’azienda continua a crescere. Nel 1913 viene costruito uno stabilimento all’avanguardia e uno dei più grandi dell’impero.

Zara Stabilimento Luxardo
Zara, Stabilimento Luxardo

L’imponente fabbricato è visibile ancora oggi sul lungomare di Zara. Finalmente, in seguito della vittoria nella prima guerra mondiale, la città dalmata e l’azienda diventano parte del Regno d’Italia.

L’ultima guerra

Allo scoppio della seconda guerra mondiale l’attività della distilleria subisce un rallentamento. Poi cessa del tutto per i danni provocati dai bombardamenti anglo americani. Nel 1944 le truppe italiane e tedesche sono costrette a ritirarsi e la zona viene occupata dai partigiani comunisti di Tito. Per la popolazione inizia un vero calvario. Molti fuggono verso l’altra sponda dell’Adriatico, abbandonando tutto ciò che possiedono. Altri non hanno uguale fortuna, se fortuna si può chiamare l’esilio forzato dalla propria terra, e sono uccisi in modo sommario. Fra questi anche Pietro Luxardo e il fratello Nicolò con la moglie, che vengono annegati nel mare di Zara.

La ricostruzione postbellica

Una parte della famiglia riesce comunque a giungere in Italia. Tra loro Giorgio Luxardo, unico superstite dei fratelli della quarta generazione, e il giovane Nicolò III, che nel 1947 ricostruiscono lo stabilimento a Torreglia sui Colli Euganei.

Torreglia Distilleria Luxardo Foto Da Www.stradadelvinocollieuganei.it
Torreglia, Distilleria Luxardo (foto da www.stradadelvinocollieuganei.it)

Dalla nuova sede padovana i Luxardo riallacciano i contatti con agenti e distributori e faticosamente riconquistano i mercati che prima gli appartenevano. Poi vengono avviati nuovi investimenti. Oggi è al lavoro la sesta e la settima generazione della famiglia. L’impresa esporta in 84 paesi nel mondo e ha un fatturato (2020) di circa 25 milioni di euro. In leggera riduzione sull’anno precedente per effetto della pandemia.

I prodotti della distilleria Luxardo

Il liquore simbolo dell’azienda è il Maraschino, che è secondo solo al Rum per l’impiego nella pasticceria italiana. Vedi, ad esempio, la ricetta del rotolo di cassata siciliana (qui il link). Si utilizza anche per preparare l’Hemingway Special, un cocktail creato nella capitale cubana su indicazioni del famoso scrittore statunitense.

Maraschino E Sangue Morlacco
Maraschino e Sangue Morlacco

Lo Cherry, invece, è stato battezzato Sangue Morlacco da Gabriele D’Annunzio, amico di Pietro Luxardo nell’impresa di Fiume (1919-20). Il liquore cupo che nella mensa di Fiume chiamavo Sangue Morlacco. Nome che conserva tuttora. Perfetto, si dice, per accompagnare la cioccolata fondente. I prodotti più venduti nel mondo sono però l’Amaretto e il Limoncello. Un buon riscontro ha anche la Sambuca dei Cesari. L’azienda produce poi numerosi altri aromi, infusi e distillati, coniugando sempre la tradizione – a partire dagli alambicchi di rame – con l’aggiornamento tecnologico.

La distilleria Luxardo di Torreglia in un francobollo ultima modifica: 2021-03-26T11:11:24+01:00 da Paolo Franceschetti

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