Alla fine di un lungo viale alberato di tigli e di noci, a Camposampiero, costeggiato dal Sentiero “Antonio Vangelo e Carità”, un insieme di gruppi bronzei realizzati dallo scultore Romeo Sandrin in occasione del Giubileo del 2000, sorge il piccolo Santuario del Noce, non lontano dal Santuario della Visione. La chiesetta, voluta da Gregorio Callegari di Camposampiero, nel 1432 si erige proprio dove il conte Tiso aveva costruito una piccola celletta vicino ad un albero di noce, dove il Santo si ritira in preghiera e contemplazione e da dove poi si rivolge alle folle che si riuniscono per ascoltarlo.
Santuario del Noce: Girolamo Tessari detto Del Santo
Dalla metà del secolo XV viene arricchita da un ciclo di affreschi attribuiti a Girolamo Tessari detto Del Santo; le raffigurazioni sono relative ai più importanti miracoli operati da S. Antonio. L’abside domina con presenza di una pala di Bonifacio De Pitati raffigurante il Santo che predica dal noce (1536).
Dal 1967 accanto sorge un Monastero di clarisse, che all’interno del Santuario del Noce si ritirano in preghiera. Il soggiorno di Antonio a Camposampiero, durato un mese, si conclude all’approssimarsi della morte il 13 giugno 1231, diviene perciò luogo di spiritualità e meditazione. I Santuari Antoniani, oasi di fede, arte e raccoglimento, sono meta di migliaia di pellegrini.
Uscendo dal Santuario del Noce, si arriva quindi al Santuario della Visione, l’imponente chiesa ricostruita all’inizio del XX secolo. In essa si trova la cella nella quale il Santo ebbe l’Apparizione di Gesù Bambino. Sulla navata destra della grande chiesa si apre un passaggio che, attraverso una stretta scala, conduce al minuscolo luogo della Visione.
Una atmosfera di magia avvolge il visitatore
Il Santuario del Noce, avvolge il visitatore in un‘atmosfera fatta di magia, stupore, per la suggestione che promana da ogni angolo di questo piccolo gioiello. Il Fai lo ha inserito nel censimento dei luoghi italiani da non dimenticare; non poteva essere diversamente. Il Santo ha trascorso dei giorni in questo luogo, lasciando la sua memoria, una traccia indelebile per chi è credente, ma anche per chi è alla ricerca di arte, storia e cultura.
Insomma, una occasione imperdibile di toccare con mano i luoghi delle visioni del Santo la cui devozione è riconosciuta a livello universale. Noi vi consigliamo la visita a questo luogo, poco noto ai più, ma sicuramente località in cui si può respirare pace e tranquillità.