Atelier di pittura si trova presso la Libreria Minerva dove vedremo pittrici all’opera. Saranno ospitate dai titolari Davide Saccuman e Cristiano Amedei sotto la curatela di Roberto Nardi. Una carriera come giornalista presso l’Ansa, Nardi non è nuovo ad iniziative di questo tipo, ed essendo appassionato d’arte, è impegnato a far conoscere giovani pittori dell’Accademia delle Belle Arti di Venezia alla città di Padova. A marzo di quest’anno aveva curato l’esposizione ed il catalogo della mostra del pittore veronese Francesco Casati dal titolo il Circo dei Gitani.
Atelier di pittura nel cuore di Padova
La libreria Minerva ha un sapore di antico per la tipologia di libri che vende, antichi appunto, ma anche per la sua ubicazione. La vetrina dà su via del Santo, di fronte alla vecchia enoteca Severino (dal 1901). E’ una strada questa dove sorgono palazzi medioevali; è qui vicino l’edificio dove dimorò Galileo Galilei. Il turista che proviene dalla visita in Basilica percorre la via, ricca di dipartimenti universitari. Davide e Cristiano sono anche appassionati d’arte: oltre ai libri, infatti, qui si possono trovare quadri o stampe rare.
Tre pittrici all’opera
Sensibile alle contaminazioni tra letteratura ed arte, Roberto Nardi con la prima pittrice Chiara Calore ha dato avvio al progetto di atelier aperto – residenza dal titolo “All’ombra… della pittura in fiore”. Tre pittrici (Chiara a giugno, Caterina Casellano nel mese di luglio ed Adelisa Selimbasic in settembre) si alterneranno sostando per alcuni giorni nei piani inferiori della libreria, per dar vita alle loro opere pittoriche. I frequentatori o chiunque si recherà qui, potrà ammirare le artiste colte nell’atto creativo. Il titolo del progetto è un omaggio a Proust, di cui ricorre quest’anno il centenario dalla morte. Nello stesso tempo la pittura “in fiore” evoca la giovane età di queste artiste. Le opere create in questo atelier saranno frutto della loro peculiarità, della formazione, del loro modo di interpretare il mondo e il nostro tempo, con un imprescindibile richiamo alla storia dell’arte e allo studio dei “grandi” della pittura.
Chiara Calore: il cielo e l’inferno
La prima artista ha concluso la residenza l’11 giugno, dando vita a tre dipinti di grandi dimensioni. E’ Chiara Calore, padovana, formatasi all’Accademia delle Belle Arti di Venezia. La giovane collabora con Kadabra Studio, un gruppo informale che ha la sua residenza artistica a Mestre. Si tratta di un ex spazio commerciale in cui gli artisti si incontrano per creare insieme, nello stesso tempo rendendosi visibili al pubblico di addetti ai lavori e collezionisti.
La pittura di Chiara risente di suggestioni mitologiche e filosofiche; le immagini dei suoi dipinti richiamano nell’atmosfera i quadri della tradizione seicentesca, in cui emerge l’alternanza tra corpo e spirito, tra dimensione terrena ed aerea.
In due quadri su foglio a tecnica mista Chiara dà forma ad un angelo nero che avvolge con le sue ali un cavallo; gli stessi soggetti vengono poi ritratti immersi nel colore forte e a tratti sfumato, nelle gradazioni degli azzurri, verde e giallo, sino all’arancio e al rosso.
Il richiamo a Tiziano
La terza opera è ispirata al quadro di Tiziano “Il miracolo del marito geloso”, conservata nella vicina Scuola del Santo. Il quadro del ‘500 narra la vicenda dell’omicidio di una donna, creduta adultera dal marito, resuscitata per intercessione di Sant’Antonio che perdona il marito uxoricida. Il richiamo della giovane artista è al tema attualissimo del femminicidio, che purtroppo trova frequente narrazione nelle notizie di cronaca dei quotidiani.
Non ci resta che attendere i prossimi due appuntamenti estivi alla Libreria Minerva. Per info www.libreriaminerva.it
Molto interessante